Sappiamo bene che le zanzare possono trasmettere alla vittima alcune malattie causate da virus o parassiti, ma per fortuna, nella maggior parte dei casi, la zanzara che ci punge non è infetta e quindi non corriamo rischi.
Infatti, a differenza di quando veniamo punti da un’ape o da una vespa, che hanno nel pungiglione piccole quantità di veleno, di norma tutto quello che ci aspettiamo dopo una puntura di zanzara è una bolla che può darci dolore ma soprattutto prurito, sintomi che generalmente svaniscono nel giro di qualche ora o al massimo in un paio di giorni.
Esistono però degli individui che, nel corso degli anni, sviluppano una vera e propria ipersensibilità alle punture di insetto. Il sistema immunitario di questi soggetti reagisce in modo esagerato ad alcune componenti del fluido anticoagulante che la zanzara inietta nel loro corpo con la sua saliva, in particolare producendo una quantità eccessiva di immunoglobuline specifiche (IgE e IgG 4).
Allergia alle Zanzare: Sintomi
Si tratta quindi di una vera e propria reazione allergica alle punture di zanzara, che dà luogo alla comparsa di sintomi molto più evidenti del solito, come gonfiore eccessivo e/o forte dolore, con la bolla che può dare prurito anche dopo diversi giorni. Questa reazione può manifestarsi in due modi:
- Orticaria Papulosa
- Sindrome di Skeeter
Vediamo meglio di che si tratta.
Orticaria Papulosa
L’orticaria papulosa è un’irritazione cutanea caratterizzata da rigonfiamenti molto pruriginosi, spesso accompagnati da croste o vescicole nella zona centrale. Nella maggior parte dei casi possono durare da 1 a 2 settimane, mentre in quelli più gravi, specie se l’individuo tende a grattarsi, l’irritazione può peggiorare e prolungarsi anche per mesi, estendendosi a zone della pelle che non sono state punte o persino rivitalizzando l’irritazione di punture che ormai sembravano essere state superate.
Di solito questi questi fenomeni non colpiscono i bambini nei primi 2 o 3 anni di vita, in quanto sviluppano la sensibilità alle punture degli insetti solo a partire dai 3 o 4 anni, età nella quale, invece, l’orticaria papulosa può fare la sua comparsa anche in forma fastidiosa, prolungata o ricorrente, salvo poi attenuarsi in modo naturale dopo i 7-8 anni.
Sindrome di Skeeter
I soggetti affetti da Sindrome di Skeeter presenta quasi sempre anche la febbre, al punto che la reazione allergica alle zanzare può essere confusa con un’infezione batterica. In realtà, è proprio lo stretto lasso di tempo che intercorre tra la puntura e la comparsa della febbre uno degli aspetti discriminanti tra le due diagnosi. In particolare, i casi di Sindrome di Skeeter possono essere verificati accertando l’eccessiva presenza di immunoglobuline IgE e IgG 4 presenti nel sangue del paziente.
Le zone colpite dalle punture presentano bolle molto gonfie, che possono rilasciare acqua se si rompono. Inoltre la reazione non resta localizzata ma vistose ecchimosi possono estendersi fino ad interessare persino un intero arto.
La Sindrome di Skeeter è un fenomeno piuttosto raro. In generale, i soggetti più a rischio di sviluppare una reazione allergica di questo tipo sono i bambini piccoli, gli immunodepressi, gli immigrati o i visitatori di un’area popolata da zanzare indigene con le quali non sono mai stati punti prima.