Il firmamento della lotta alle zanzare è costellato di rimedi di ogni genere, dalle dritte della nonna, tramandate di generazione in generazione come oro colato, ai prodotti tecnologici di ultima generazione. Ogni tanto, però, viene pubblicata una ricerca scientifica che dimostra quanto l’efficacia di uno di questi rimedi sia solo presunta.
È il caso della citronella, intensa e profumata fragranza che rappresenta una costante irrinunciabile di tante nostre cene estive in giardino, con le fiamme delle candele che ondeggiano dolcemente, creando atmosfera, e con l’olio essenziale ricavato dalla pianta di citronella che pervade l’aria del classico odore che ricorda il limone.
Tutto bello, ma le zanzare?
A quanto pare se ne fregano, o quasi. Lo dicono i risultati di una ricerca svolta da un team di informatici, biologi e ingegneri dell’Università del New Mexico, che ha esaminato l’efficacia di diversi tipi di repellenti antizanzare, testandoli su zanzare del genere Aedes.
Il test è stato strutturato riproducendo una situazione il più possibile simile a quella che si verifica all’aperto. Un volontario è stato fatto entrare all’interno di una cabina, da un lato, mentre dall’altro sono state liberate le zanzare. Di volta in volta l’uomo ha usato di volta in volta diversi tipi di repellenti, e i ricercatori hanno studiato quante zanzare si sono ogni volta spostate verso la vittima, superando l’azione repellente dell’antizanzare utilizzato.
Dai risultati dei test, lo spray alla citronella ha dimostrato di avere un’azione repellente molto debole (o pressoché nulla). Stesso giudizio per altre sostanze come olio di eucalipto, olio di cedro e olio di geranio, contenuti nei tanto pubblicizzati braccialetti antizanzare. Non se la sono cavata meglio i dispositivi a ultrasuoni, sulla cui efficacia abbiamo a lungo dibattuto.
► LEGGI ANCHE: I dispositivi a ultrasuoni funzionano o no?
L’unico repellente che ha superato i test, dimostrando una certa efficacia, è stato un dispositivo indossabile a forma di ventilatore che emanava piretroide, sostanza chimica presente in tanti insetticidi per ambienti e negli zampironi.
Ancora una volta, dunque, i repellenti chimici si confermano i rimedi più efficaci contro le zanzare. Sono però anche i rimedi più “tossici” per l’uomo, per utilizzare i quali vi raccomandiamo una volta di più di seguire attentamente le istruzioni riportate sulla confezione.
Grazie di essere così cortesi da dare tale spiegazione però sono sicuro che la natura abbia qualche rimedio e le sarei grato di nn darle per vinta alla chimica che allunga andare va a finire che si muore prima delle zanzare grazie mamma natura nn ci lascerà mai soli.
Ciao Gennaro e innanzitutto grazie per averci scritto!
Come dici tu, in natura esistono diverse soluzioni per combattere le zanzare (pensiamo ad esempio ai batteri che impediscono lo sviluppo delle larve, ai pipistrelli che ne mangiano a bizzeffe, ma anche agli oli essenziali che hanno proprietà repellenti). Il problema con questi rimedi è che non sono facilmente adottabili da tutti e che la loro efficacia è meno immediata rispetto ad alcuni prodotti appositamente sviluppati in laboratorio.
Ad ogni modo, a parità di efficacia noi siamo sempre a favore della soluzione più naturale e meno tossica possibile (stiamo proprio aggiornando in questi giorni un articolo sulla lotta biologica alle zanzare), anche perché l’attuale incontrastata diffusione delle zanzare è già frutto di squilibri ambientali causati dall’uomo (ad esempio nelle nostre rumorose e inquinate città ci sono sempre meno uccelli insettivori).
Continua a seguirci insomma, perché non abbiamo intenzione di darla vinta alla chimica, né tantomeno alle zanzare! 🙂