Anche se per molte persone, specie d’estate, un mondo senza zanzare è uno dei desideri più espressi, nella realtà dei fatti è un’utopia, difficile da realizzare e in fondo anche una fantasia non così perfetta (perché come sappiamo, al pari degli altri insetti, anche le zanzare hanno anche una loro utilità).
Certo però che se andiamo a circoscrivere l’ambiente ad un’area ben precisa, come può essere ad esempio la nostra casa, eliminare del tutto le zanzare da quello spazio è (per fortuna) un’aspettativa concreta e facilmente realizzabile, grazie all’impiego simultaneo delle zanzariere e di altri prodotti antizanzare. Ma se invece di un’abitazione volessimo debellare le zanzare da uno spazio molto più ampio, come ad esempio un’intero stabile oppure addirittura un’isola? No, non stiamo esagerando, ed è proprio quello che hanno pensato di fare nel 2019 alcuni ricercatori, quando hanno lavorato ad un progetto che mirava a liberare completamente alcune isole dalla presenza delle zanzare senza fare ricorso agli insetticidi, ma utilizzando delle semplici trappole che si trovano anche in commercio (trovate qui una panoramica completa).
Lo Studio
Gli scienziati hanno quindi cercato di contrastare la diffusione delle zanzare e ridurre la loro presenza servendosi di una combinazione di trappole per zanzare basate su esche attrattive con odore umano, trappole per le uova e gestione delle fonti larvali.
Lo studio, intitolato “Mass Trapping and Larval Source Management for Mosquito Elimination on Small Maldivian Islands” e visionabile a questo link, dimostra come l’uso di trappole per zanzare attirate dall’odore umano, insieme al controllo delle larve nelle aree di riproduzione, abbia portato all’eliminazione quasi totale delle popolazioni di zanzare su due isole e all’eliminazione delle zanzare Aedes su una terza isola per oltre 6 mesi. E oltre agli ottimi risultati, vale la pena sottolineare che questo approccio sia stato più conveniente e rispettoso dell’ambiente rispetto agli attuali metodi di lotta biologica con rilascio di zanzare OGM, che sono molto costosi e impraticabili per le isole piccole.
Il contesto delle Maldive
L’arcipelago delle Maldive, situato a sud-ovest dell’India, è il paese asiatico più piccolo per superficie terrestre (296 km2), con una popolazione umana di circa mezzo milione, ed è composto da 20 atolli e un totale di 1192 isole coralline, di cui meno di 200 abitate. Il turismo (1,7 milioni di visitatori nel 2019) fornisce una fonte vitale di reddito, rappresentando il 28% del PIL e oltre il 60% delle entrate in valuta estera [12]. In virtù della sua posizione geografica e del suo clima mite e umido per gran parte dell’anno, l’arcipelago delle Maldive è un territorio ideale per la proliferazione delle zanzare. In particolare, rientra nella gamma nativa della specie Aedes albopictus, ossia la zanzara tigre e della Culex quinquefasciatus.
Sebbene il Paese abbia eliminato con successo la malaria nel 1984 e la filariosi linfatica nel 2007, tra le malattie trasmesse dalle zanzare sono ancora presenti a livello endemico la dengue, la chikungunya e probabilmente il virus Zika, con gravi ripercussioni sull’economia della nazione, visto che – come riporta quest’altra ricerca – già il solo rischio di dengue riduce il reddito annuo lordo del paese di 110 dollari americani per residente e le sue entrate fiscali annuali di 14 dollari americani per residente.
Le Trappole
Certamente questi risultati sono frutto dell’approccio scientifico di un team di ricercatori, che ha scelto di servirsi delle trappole per zanzare sviluppate dall’azienda tedesca Biogents:
- BG-Mosquitaire (con kit aggiuntivo per la produzione di CO2), dedicata all’intrappolamento degli esemplari adulti e specialmente indirizzata a colpire la zanzara tigre
- BG-GAT, dedicata all’intrappolamento delle larve.
La ricerca ha avuto ad oggetto 3 isole dell’arcipelago delle Maldive: Kunfunadhoo, Medhufaru e Thahigandu Kolhu. Sulle tre isole, prima di iniziare lo studio, è stata effettuata una disinfestazione tradizionale in modo da poter effettuare un confronto più equilibrato sull’efficacia delle trappole nei diversi contesti, dopodiché sono state piazzate, nel corso dei mesi, centinaia di trappole nei punti strategici del territorio.
I risultati
Risultato? La scelta di un’approccio combinato di trappole attrattive per le zanzare adulte, trappole per le uova e gestione accurata delle fonti larvali, ha permesso di ridurre drasticamente le popolazioni di zanzare su due delle isole, mentre sulla terza isola il team è riuscito ad eliminare le zanzare Aedes per un periodo di oltre 6 mesi! Nella mappa sottostante, infatti, vediamo come il numero di zanzare catturate da giugno 2019 a giugno 2020 sia scemato drasticamente nel corso dei mesi.
E ovviamente l’impatto osservabile è stato incredibile soprattutto all’inizio, quando le zanzare in circolazione erano moltissime e le trappole ne catturavano in gran quantità. L’immagine seguente mostra le catture di esemplari adulti effettuate dalle trappole attrattive nel corso del primo mese, mentre nel complesso, durante il trial di 18 mesi, sono state catturate quasi 500 mila zanzare, di cui 475.224 Aedes e 34.660 Culex.
Una serie di risultati incredibili, raggiunti grazie ad una lotta basata su una strategia di attacco a 360 gradi, visto che le trappole con esche attrattive che riproducevano l’odore umano sono state particolarmente efficaci contro gli esemplari maschi, limitando così la loro capacità riproduttiva, e la gestione delle fonti larvali ha ridotto significativamente gli habitat in cui le zanzare si sviluppano.
I risultati di questa ricerca rappresentano un progresso significativo nella lotta alle malattie trasmesse dalle zanzare, fornendo un’alternativa conveniente e rispettosa dell’ambiente per il controllo delle popolazioni di zanzare. Questo approccio integrato, noto come “Integrated Vector Management” (IVM), offre nuove speranze per proteggere la salute pubblica e preservare gli ecosistemi in cui viviamo.
Nonostante i promettenti risultati ottenuti nel contesto delle Maldive, però, è importante considerare che ogni area geografica ha le proprie peculiarità ambientali e specie di zanzare specifiche, quindi è opportuna un’attenta valutazione delle condizioni presenti per adattare questa strategia al singolo contesto locale.