Se le zanzare sono state ufficialmente elette come “gli animali più odiati del mondo” il motivo è anche nell’acuto ronzio delle loro ali che ci infastidisce quando svolazzano al fianco delle nostre orecchie, specie di notte, ma la ragione principale risiede ovviamente nelle loro punture, che a volte sono molto dolorose.
Sul nostro sito abbiamo dedicato una guida molto approfondita agli aspetti “tecnici” delle punture, parlando di come avvengono, quali effetti producono nel nostro organismo e soprattutto cosa possiamo fare per rimediare almeno in parte al prurito e al dolore (trovate lo speciale sulle punture di zanzare su questa pagina), mentre in questo articolo cercheremo di rispondere ad alcune domande più superficiali ma molto diffuse, che in fondo tutti ci siamo fatti almeno una volta nella vita:
- “Perché le zanzare ci pungono?”
- “Perché le zanzare pungono solo alcune persone?”
Perché le zanzare succhiano il sangue?
Questa prima domanda non deriva tanto da una seria curiosità scientifica, quanto piuttosto dal fatto che quasi tutti noi, quando veniamo punti, viviamo questa esperienza come una sorta di ingiustizia. “Perché è successo?” ci chiediamo, “Cosa ho fatto di male?”.
Su questo ultimo punto, in particolare, possiamo rassicurarvi: il karma in questo caso non c’entra nulla. La ragione che sta dietro alle punture di zanzara è un semplice imperativo biologico al quale però nessuna di loro può sottrarsi.
Il sangue umano, ma anche quello di altri animali che finiscono sulla lista degli ospiti di cui nutrirsi, possiede delle proteine di cui le zanzare femmina hanno bisogno per produrre le uova a fini riproduttivi. Va da sé che le femmine di zanzara sono le uniche che ci pungono, mentre gli esemplari maschi non hanno bisogno di variare la loro dieta fatta principalmente di nettare.
Insomma, per rispondere in modo chiaro e semplice, le zanzare (solo le femmine) ci pungono per “fame”, ma è una fame molto specifica.
Perché le zanzare pungono me e altri no?
Torniamo alla sensazione di ingiustizia che avvertiamo quando veniamo punti. Abbiamo appena detto che non è una questione di karma, che quando le zanzare ci pungono non hanno nulla di personale nei nostri confronti, perché vogliono solo nutrirsi. Vero, ma ora immaginiamo di essere insieme ad altre persone e di scoprire di essere tra le poche che vengono punte di più. Ora sì che ha senso parlare di ingiustizia: “Perché le zanzare pungono proprio me?”.
Il motivo è da ricercare in un mix di numerosi fattori che possono influire sul modo in cui le zanzare scelgono chi pungere. Il “processo decisionale” della zanzara che pungerà una persona procede più o meno in questo modo:
- inizialmente l’insetto, che magari si trova distante, intercetta un flusso di anidride carbonica;
- questa scia funziona per la zanzara come una vera e propria traccia, che si mette a seguire per risalire alla fonte e trovare il potenziale ospite di cui nutrirsi (ecco perché molte trappole per zanzare usano la CO2 per attirarle);
- quando arriva in prossimità dell’ospite, che nel nostro esempio si trova in un gruppo di suoi simili, il discorso si fa molto più complesso ed incerto: la zanzara non segue un algoritmo matematico per la scelta, ma si lascia guidare dall’istinto in base a una serie di fattori come il colore della nostra pelle e dei nostri vestiti, all’odore che emaniamo, alla temperatura del nostro corpo e persino l’umidità della nostra pelle, senza considerare un pizzico di fortuna che, in presenza di molte persone vicine, ha anch’essa il suo peso.
Insomma, gli elementi che fanno la differenza tra chi viene punto dalle zanzare e chi no sono molti (se siete curiosi di approfondirli vi consigliamo di leggere l’articolo su cosa attira le zanzare) e soprattutto sono ancora in fase di studio. Ecco perché, in un panorama del genere, ogni tanto finiamo per trovarci all’improvviso di fronte a qualche novità sul conto delle zanzare che può essere spiazzante.
Falsi miti su chi viene punto dalle zanzare
Del resto la ricerca scientifica sulle zanzare è costantemente all’opera per conoscere meglio questi insetti allo scopo di ridurre l’impatto delle malattie che trasmettono, e nell’ambito di questi studi – come accade con ogni altro argomento – vengono eseguiti numerosi esperimenti le cui conclusioni a volte ottengono grande risonanza mediatica prima ancora delle necessarie “controprove”. In questo modo può succedere che vengano diffuse delle informazioni ancora “acerbe” o addirittura inesatte, che in alcuni casi mettono radici nella convinzione della massa diventando i classici “falsi miti”.
A proposito di chi viene punto dalle zanzare, ad esempio, riscontriamo la diffusione alcune informazioni singolari e mai confermate, come ad esempio secondo cui le zanzare non pungono i malati di tumore, o quella sul fatto che pungono di più le donne incinte, che è vera solo per via indiretta, in quanto la loro temperatura corporea è di solito più alta della media e respirano più velocemente, producendo dunque una maggiore quantità di anidride carbonica che funge da traccia per le zanzare.