Se è vero che le zanzare possono dare fastidio anche solo col loro ronzio, quando ad esempio volano vicino alle nostre orecchie mentre dormiamo, il motivo principale per cui sono tanto odiate consiste nel gonfiore e l’insopportabile prurito causati dalle loro punture, o meglio ancora nel loro morso, attraverso il quale riescono a bere qualche goccia del nostro sangue per poi volare via, lasciandoci in compagnia di una pruriginosa bolla.
Ma come avviene nello specifico la puntura? Quali sono esattamente i rischi connessi al morso della zanzara? Cosa si può fare per evitare di essere punti e cosa invece per limitare il prurito e il dolore successivi alla puntura? Ricordando che la puntura è un’azione che riguarda solo le femmine della specie, che devono ricavare dal sangue degli ospiti le proteine e i nutrienti necessari a sviluppare le uova da deporre in seguito (cliccate qui se volete leggere un approfondimento sulla riproduzione delle zanzare), vediamo di rispondere in modo esauriente a queste domande.
Perché le zanzare ci pungono?
Innanzitutto è opportuno ricordare che a pungerci sono esclusivamente le femmine delle zanzare. Lo fanno perché, attraverso il sangue che succhiano dalle loro vittime, riescono a procurarsi le proteine che sono fondamentali per generare e deporre le loro uova. Le zanzare insomma ci pungono per un motivo squisitamente riproduttivo, non ce l’hanno con noi, ma noi abbiamo tutto il diritto di avercela con loro! 🙂
>>> LEGGI: Cosa attira le zanzare e perché pungono solo me?
La Puntura al Microscopio
Purtroppo abbiamo tutti chiara la dinamica della puntura di zanzara, perché ognuno di noi l’ha provata sulla pelle almeno una volta nella vita.
- La zanzara plana sulla nostra pelle, ad esempio sulla mano, sul braccio, sulla gamba o sul piede)
- Se non viene scacciata prontamente, si mette comoda
- Con la sua bocca a proboscide buca la nostra pelle fino a raggiungere una vaso sanguigno
- Succhia il nostro sangue fino a saziarsi
- Se ne va via senza chiedere nemmeno il conto
Quello che pochi sanno è che la zanzara non possiede un solo pungiglione succhiante, ma usa ben 6 sottilissimi aculei, un vero e proprio sofisticatissimo arsenale che le permette di svolgere in poco tempo un numero incredibile di operazioni.
- I due aghi più esterni (colore blu) presentano una dentatura nella parte finale. La zanzara li usa per perforare le cellule esterne del nostro epitelio, superando la nostra naturale barriera di difesa contro gli attacchi esterni.
- I due aghi intermedi (colore giallo) servono invece a tenere divaricata la pelle allo scopo di favorire il passaggio e il movimento dell’ago succhiatore
- L’ago più grande (colore rosso) riesce a muoversi al di sotto della pelle alla ricerca di un vaso sanguigno dove inserirsi per aspirare il sangue
- L’ago evidenziato in verde lavora infine in stretta combinazione con quello rosso, rilasciando all’interno del vaso sanguigno una sostanza anticoagulante che rende il sangue più fluido, il che ne favorisce lo scorrere attraverso la proboscide della zanzara
Il video che segue mostra alla perfezione il meccanismo della puntura, filmato al microscopio. In particolare, il filmato spiega anche come, durante la suzione, la zanzara filtri il nostro sangue separando le sostanze nutritive, che vengono trattenute, dalla componente acquosa, che invece viene espulsa all’istante per far spazio solo a quello che serve davvero.
Quali sono i rischi?
È assolutamente naturale domandarsi se la puntura di zanzara possa portare un’infezione e, quindi, come trattarla.
Infezioni
La risposta è che la puntura in sé non determina automaticamente un’infezione nella vittima, ma sappiamo bene che la puntura di una zanzara infetta, se ad esempio è portatrice del virus Zika o il West Nile, può invece trasmettere la stessa malattia anche a noi. Generalmente queste malattie (qui la lista completa) non sono considerate pericolose per i soggetti sani, specie se scoperte e trattate per tempo, ma possono diventarlo se colpiscono individui immunodepressi o se vengono curate in ritardo.
Allergie
Non solo, perché alcune persone sono ipersensibili alle sostanze rilasciate dalla zanzara, quindi devono fare doppia attenzione perché rischiano di sviluppare di una vera e propria allergia alla puntura, con la comparsa di sintomi cutanei molto simili a quelli di un’infezione.
Cause del prurito
Quando una zanzara ci punge, inietta nei nostri capillari delle sostanze con proprietà anestetiche e anticoagulanti. In questo modo, non solo per la vittima è difficile accorgersi della puntura, ma addirittura il sangue diventa più fluido e più facile da aspirare per la zanzara.
In corrispondenza del luogo dove siamo stati punti si sviluppa una bolla molto fastidiosa, detta “pomfo”. Sebbene la colpa sia sempre da imputare alla zanzara, questo rigonfiamento è in realtà causato dalla risposta del nostro sistema immunitario, che reagisce alla puntura liberando nella zona colpita istamina, una sostanza che ha un effetto vasodilatatore e causa anche lo stimolo che ci spinge a grattarci.
Cosa NON fare se si viene punti
Non grattarsi
Come tutti sappiamo, il primo istinto dopo essere stati punti da una zanzara è grattarsi la zona colpita. È una tentazione forte, ma alla quale è fondamentale resistere.
Se ci grattiamo, il corpo rilascerà ulteriore istamina, che a sua volta aumenterà il prurito e si innescherà quindi un circolo vizioso: più ci grattiamo, più ci gratteremo. Nei casi peggiori, grattarsi può peggiorare la situazione al punto da causare delle vere e proprie escoriazioni, rompendo lo strato di pelle e provocando sanguinamento, col conseguente rischio di infezioni (e stavolta non potremo dare la colpa alle zanzare…) oppure quello di scatenare una reazione allergica determinata dal massivo rilascio di istamina.
Grattarsi è sbagliato anche dal punto di vista delle tempistiche: la regola d’oro è che più resistiamo al prurito, prima ci passerà. Del resto, quando ci grattiamo, il sollievo è solo momentaneo, e a conti fatti remiamo contro i nostri interessi, perché irritiamo ancora di più la zona colpita e facciamo in modo che la puntura di zanzara faccia prurito anche dopo diversi giorni.
Questa dinamica è presente soprattutto in caso di punture sui bambini, che fanno fatica a resistere alla tentazione di grattarsi e spesso finiscono non solo per prolungare l’agonia, ma anche per lacerare il pomfo e creare una vera e propria piccola ferita che sì, in questo caso può anche infettarsi se non trattata a dovere. Insomma, la cosa migliore è portare pazienza e, nel frattempo, scegliere il migliore rimedio da applicare sulla puntura.
Non usare prodotti irritanti
Meglio evitare di improvvisare e mettere sulla zona della puntura prodotti chimici o irritanti, perché possono causare ulteriore infiammazione e peggiorare la situazione. Meglio scegliere rimedi naturali o prodotti specifici per il trattamento delle punture di zanzara (ne parliamo meglio poco più avanti in questa stessa pagina).
Non ignorare le Reazioni Allergiche
Come detto, alcune persone possono avere reazioni allergiche alle punture di zanzara. Se avvertite gonfiore esteso, difficoltà respiratorie, vertigini o eruzioni cutanee, è importante consultare immediatamente un medico.
Non ignorare il rischio di Malattie
Le zanzare possono trasmettere diverse malattie, come la malaria, la febbre dengue e il virus Zika. In generale in Italia la probabilità di essere infettati è piuttosto bassa, ma se siete stati in un Paese dove sono diffuse, oppure dove vivete è in atto un allerta di infezione (ogni estate si verificano anche da noi dei casi sporadici di infezione), allora è opportuno consultare il medico. Se avvertite sintomi come febbre, dolori muscolari, nausea o vomito, e non sapete darvi altra spiegazione (ad esempio un influenza che potreste aver preso in altro modo) allora affrettatevi a fare un controllo dal medico.
Non dare importanza alla prevenzione
Va ricordato che la prevenzione è la chiave per evitare le punture di zanzara, perciò affidatevi a prodotti utili a tenerle lontane da casa, ad esempio le zanzariere, e naturalmente anche dalla vostra pelle, ricorrendo a repellenti spray efficaci, indossando abiti a maniche lunghe e pantaloni.
Cure
Ma invece cosa dobbiamo fare se veniamo punti? Cosa possiamo mettere sulla puntura di zanzara per far diminuire il prurito? La soluzione migliore per trattare la puntura di zanzara è intervenire con uno specifico prodotto anti infiammatorio.
Penne “dopopuntura”
In commercio se ne trovano moltissimi a base di ammoniaca o aloe vera, applicabili attraverso dei piccoli stick o penne “dopopuntura”, che sono tascabili e facilmente trasportabili in borsa, così da essere utilizzati all’occorrenza soprattutto quando si è all’aperto. Si tratta di prodotti di pronto intervento che, se applicati subito, sono in grado di lenire il prurito e ridurre il gonfiore causato dalla puntura, donando una rinfrescante sensazione di sollievo.
Negli ultimi anni, inoltre, si sono diffusi i dispositivi dopopuntura elettrici, che sono tascabili e funzionano a batteria. Con la semplice pressione di un pulsante, possono generare un calore intenso (temperatura 50-60°C) localizzato sulla punta del dispositivo, da applicare per pochi secondi nel punto esatto in cui la zanzara ci ha morso.
Che sia un dopopuntura elettrico o meno, controllate sempre l’etichetta del prodotto prima di applicarlo sulla pelle delicata di un bambino, perché una o più sostanze contenute nella penna dopopuntura, così come il calore, potrebbero irritarla. Se è ammesso l’uso del prodotto sui bambini (e in casi rarissimi sui neonati) deve essere scritto a grandi lettere perché deve trattarsi di un prodotto specifico per questo scopo.
Rimedi Naturali
Se siete stati punti e non disponete di un prodotto ad hoc, non c’è niente di cui allarmarsi. La buona notizia è che, come esistono rimedi naturali per tenere lontane le zanzare, ce ne sono altrettanti per lenire il gonfiore o il dolore delle loro punture. Si tratta di rimedi mediamente efficaci, realizzabili alla svelta con prodotti che si possono trovare facilmente a portata di mano in casa (per lo più in cucina), ma ricordate che se la puntura risulta particolarmente fastidiosa o se sapete di essere allergici, dovete necessariamente consultare il medico.
GHIACCIO
L’estate il ghiaccio può rivelarsi doppiamente prezioso e venirvi in aiuto in caso di puntura. Avvolgete un po’ di ghiaccio in un panno bagnato con acqua fredda (posto a diretto contatto con la pelle può provocare bruciature da freddo) e applicate l’impacco sulla puntura. Allevierà il dolore.
BUCCIA DI BANANA
Site stati punti durante un pranzo, una cena, o una merenda? Strofinate sulla zona della puntura la parte interna della buccia di banana che è avanzata, vi darà sollievo immediato.
MIELE
Applicate un po’ di miele sulla zona dove siete stati punti e lasciate riposare per una mezz’ora. Dopo, prurito e dolore saranno solo un lontano ricordo!
BICARBONATO
La zanzara vi ha punto e il pasto vi è rimasto sullo stomaco? Prendete un cucchiaino di bicarbonato e mescolatelo con un po’ di miele o di aceto. Intingete un panno nel mix e passatelo sulla puntura. Voilà!
LIMONE
Andate in cucina e prendete mezzo limone: spremetelo per bene sulla puntura e in poco tempo il prurito e il gonfiore diminuiranno.
CIPOLLA
Sebbene alcuni potranno storcere il naso davanti a questa idea, dovete sapere che la cipolla rappresenta uno dei migliori rimedi naturali contro le punture di zanzara. Basterà strofinare mezza cipolla sull’area colpita e si sgonfierà subito!
SALE
Usando lo stesso principio per la cura delle afte, potete tamponare la puntura con un panno precedentemente immerso in una soluzione di acqua e sale. In questo modo, attenuerete gonfiore e prurito.
Creme e unguenti
Se non amate improvvisare ma volete essere pronti per la stagione delle zanzare, dovete sapere che esistono creme, pomate, unguenti e oli profumati che sono ideali per attenuare il prurito e l’edema causati da una puntura di zanzara. Questi rimedi, assolutamente naturali, sono prodotti con principi attivi estratti da diverse piante.
CAMOMILLA (Matriarca camomilla l.)
Possiede proprietà antinfiammatorie e lenitive.
OLIO DI MANDORLE DOLCI (Prunus dulcis o Prunus amygdalus)
Possiede proprietà antipruriginose, lenitive e nutrienti.
CREME A BASE DI AVENA (Avena sativa)
Possiedono disarrossanti ed antipruriginose.
CANFORA (Cinnamomum Camphora)
Possiede proprietà antipruriginose, analgesiche (blande) e lenitive.
OLIO DI BORRAGINE (Borago officinalis)
Possiede proprietà lenitive, calmanti, antipruriginose.
ALOE (Aloe vera)
Possiede proprietà lenitive.
CREME A BASE DI CALENDULA
La Calendula possiede importanti proprietà lenitive.
Il miglior rimedio in campagna, se non si dispone di altro é l’urina, ammoniaca naturale e ottimo disinfettante. Se ci si trova al ristorante certamente aceto e sale: si bagna un fazzolettino col l’aceto si cosparge con abbondante sale e si tampona forte la zona della puntura. In entrambi i casi il sollievo é immediato.