Da molte parti si legge che per impedire alle larve di zanzara di svilupparsi e dare vita a esemplari adulti basta usare del semplice rame, un rimedio che viene chiamato in causa soprattutto per combattere i possibili focolai di zanzare che possono crearsi nei sottovasi all’aperto a seguito di piogge o annaffiature eccessive.
Il rame, ossidandosi a contatto con l’acqua, rilascia degli ioni nocivi per lo sviluppo degli organismi viventi. Parliamo ovviamente delle larve di zanzara, ma anche dei batteri e di altre forme di vita (non a caso il rame viene impiegato anche in agricoltura per combattere le malattie fungine che attaccano le piante).
Sarebbe davvero comodo risolvere il problema delle larve di zanzara immergendo dei fili di rame nei sottovasi pieni d’acqua, oppure a colpi di monetine da 1, 2 e 5 centesimi di euro come si legge su tanti siti web. Però non è consigliabile.
Perché non conviene usare il rame contro le zanzare
L’uso del rame come rimedio contro le zanzare è sconsigliato perché si tratta pur sempre di un metallo inquinante. Come fa male alle larve di zanzara, fa male anche all’uomo e, sebbene in questo caso parliamo di dispersioni minime, il linea di principio il discorso è simile a quello del vecchio e famoso DDT.
Il dosaggio di rame raccomandato per uccidere le larve di zanzara è di circa 20 grammi per ogni litro d’acqua, una quantità che è pericoloso disperdere nell’ambiente e che è inutile usare al solo scopo di combattere le zanzare, visto che esistono rimedi più efficaci e a minor impatto ambientale, primi fra tutti la prevenzione e la lotta biologica.
Non dimentichiamo poi che, per essere efficace, il rame dovrebbe restare sempre a diretto contatto con l’acqua, perciò i fili metallici o i centesimi che potreste aver messo nei sottovasi dovrebbero essere lucidati con frequenza al fine di rimuovere la patina verde formatasi all’esterno.