Repellenti antizanzare in gravidanza: fanno male?

Per le donne la gravidanza è una condizione in cui l’asticella del livello di attenzione si alza notevolmente, perché il bisogno di proteggere non solo se stesse, ma anche il nascituro, porta non solo a prendere sul serio alcuni rischi che prima erano tralasciati, ma anche a valutare il grado di sicurezza dei rimedi comuni, che in alcuni casi possono avere delle conseguenze sulla salute non solo della futura mamma, ma anche del bambino.

Non sfuggono a questa regola i prodotti antizanzare, che ad un primo sguardo potranno anche sembrare fuori dalla lista delle cose importanti a cui pensare, ma come molte altre questioni secondarie diventano per le donne incinte dei punti da chiarire. Forum e blog dedicati alla gravidanza, infatti, sono pieni di utenti in dolce attesa che, soprattutto riguardo a prodotti della linea Autan o Vape, si domandano se sia davvero sicuro utilizzare i repellenti per zanzare durante la gravidanza. Vediamo allora di fare il punto della situazione.

Insettorepellenti in gravidanza: si possono usare?

Ad oggi gli studi che riguardano gli effetti dell’uso di repellenti antizanzare durante la gravidanza sono pochissimi. In generale, però, nessuno di questi evidenzia un rischio per la salute della mamma o del nascituro. Uno studio pubblicato dalla Parasites & Vectors nel 2014, ad esempio, non ha riscontrato differenze nella salute dei bambini nati da donne che avevano usato un repellente a base di DEET rispetto a quella di figli di donne che non l’avevano usato.

Quindi la risposta è: antizanzare in gravidanza sì, ma usandoli con attenzione, tenendo presente alcune regole di base come:

  • La concentrazione di principio attivo (DEET) contenuta nel prodotto antizanzare non deve essere superiore al 20%
  • Il ricorso all’uso di prodotti contenenti concentrazioni maggiori di DEET è consigliato solo in caso di viaggi in paesi esteri dove la forte presenza di zanzare e la diffusione di malattie come zika o malaria possano rappresentare un rischio concreto per la mamma o per il bambino
  • Gli insettorepellenti per la pelle non vanno mai utilizzati insieme a creme solari o creme idratanti con schermo anti raggi UV, perché possono impedire la normale evaporazione del principio attivo, favorendo un maggiore assorbimento a livello della pelle
  • Spray, gel e stick antizanzare non vanno mai applicati su zone della pelle che risultano irritate o che presentano piccoli tagli, perché in questi punti potrebbe esserci un assorbimento maggiore del principio attivo
  • È importante lavarsi sempre le mani in seguito all’applicazione del prodotto, onde evitare che possa entrare a contatto con gli occhi o con la bocca

Come è evidente, si tratta di raccomandazioni estremamente basilari, fatta eccezione per ciò che riguarda la concentrazione di DEET consigliata. Conviene attenersi al 20% per gestire la normale amministrazione, mentre si può andare oltre solo se il contesto ambientale espone mamma e bambino a malattie che avrebbero conseguenze ben più gravi (pensiamo ad esempio al virus Zika, che le future mamme possono trasmettere al feto esponendo il nascituro alla microcefalia e non solo).

Come difendersi dalle zanzare in gravidanza?

donna incinta sul pratoBenché come abbiamo visto l’uso di repellenti chimici sulla pelle sia in molti casi consentito, il nostro consiglio è sempre quello di affrontare il problema delle zanzare alla radice. Ad esempio in casa è opportuno installare delle barriere fisiche come le zanzariere (qui una guida ai diversi modelli) per impedire loro l’accesso. Sempre in casa potete usare delle fragranze di oli essenziali con proprietà repellenti, magari con un diffusore elettrico per ambienti, oppure il classico fornelletto con la piastrina, che va usato areando il locale.

Meglio che in casa evitiate categoricamente le fiamme, sia per il rischio d’incendio, sia perché finireste per respirare i fumi tutt’altro salutari della combustione. Le candele, ad esempio quelle alla citronella, possono essere usate comodamente in giardino, al pari degli zampironi tradizionali. A proposito di giardino, non dimenticate di eliminare tutti i ristagni d’acqua dove le zanzare potrebbero deporre le uova, e magari aggiungete qualche ovitrappola in modo da combattere la riproduzione di questi insetti.

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Se avete contattato una ditta per effettuare una disinfestazione professionale, magari perché disponete di un giardino grande, ricordate che le sostanze diffuse nell’ambiente durante il trattamento per le zanzare adulte potrebbero essere tossiche e quindi è necessario chiudere bene porte e finestre per un certo tempo.

E se mi pungono?

In caso di punture di zanzare in gravidanza, la soluzione migliore è quella di ricorrere a rimedi naturali come miele, limone e sale che possono ridurre il prurito. Se volete andare sul sicuro, potete applicare sul punto del morso un gel lenitivo all’aloe vera. Ci sono poi dei prodotti naturali come le penne dopopuntura, alcune naturali al 100%, che possono essere trasportate comodamente in una borsetta e usate quando servono.

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