Un importante studio condotto dall’Università di Camerino, guidato dal professor Guido Favia della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, ha portato al sequenziamento del genoma di due specie di zanzare invasive, la coreana Aedes koreicus e la giapponese Aedes japonicus.
Nuove specie di zanzare e potenziali rischi per la salute
Queste specie di zanzare, arrivate in Europa più recentemente rispetto alla zanzara tigre asiatica (Aedes albopictus), si sono diffuse in numerose regioni. La puntura di queste zanzare può risultare fastidiosa, ma la principale preoccupazione riguarda la possibilità che esse trasmettano virus tropicali ed esotici nelle nostre latitudini. Nel 2023, in Italia, si sono verificati quattro focolai di trasmissione della Dengue sostenuti da Aedes albopictus, coinvolgendo diverse decine di persone.
Obiettivi dello studio e applicazioni pratiche
Grazie alla conoscenza del genoma di Aedes koreicus e Aedes japonicus, sarà possibile sviluppare studi genetici e molecolari per approfondire le caratteristiche di queste specie invasive e individuare eventuali metodi di controllo applicabili anche ad altre specie di insetti invasivi. Nel corso della ricerca, cui hanno partecipato anche i docenti Unicam Valerio Napolioni, Claudia Damiani e Irene Ricci e un team di giovani ricercatori, i genomi sequenziati delle due specie sono stati confrontati con quelli delle zanzare Aedes aegypti e Aedes albopictus, principali vettori di patogeni virali come la Dengue, la febbre gialla, la Zika e la Chikungunya (trovate qui un approfondimento sulle malattie trasmesse dalle zanzare).
Risultati dello studio e prospettive future
Dall’analisi della sequenza genetica è emerso che le due specie di zanzare invasive sono filogeneticamente più strettamente correlate rispetto a tutte le altre specie di zanzare. Inoltre, sono stati individuati geni di resistenza agli insetticidi e geni di adattamento termico, il che spiega bene perché, grazie anche agli effetti del cambiamento climatico, in alcune parti d’Italia le zanzare sopravvivono sempre meglio all’inverno. Il sequenziamento dei genomi e l’analisi di gruppi selezionati di geni aprono la strada alla messa a punto di strategie di controllo specifiche che mirano a limitare i rischi legati all’introduzione di queste due specie invasive in Europa, conclude il professor Favia.
Lo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale Parasites and Vectors (qui il link alla pubblicazione) aumentando la conoscenza scientifica sulla presenza e l’impatto di queste specie di zanzare invasive e fornendo ulteriori strumenti per mitigare i rischi per la salute pubblica.