Il calendario ci dice che siamo ufficialmente in primavera e il pensiero corre purtroppo anche all’incubo delle zanzare, che torna minaccioso all’orizzonte. Quest’anno, inoltre, il mite inverno che abbiamo vissuto ha già creato delle condizioni favorevoli alla diffusione di questo tipo di insetti.
La prima a lanciare l’allarme, da Trento, è Alessandra Franceschini, tecnica specialista della sezione Zoologia degli invertebrati e idrobiologia del Muse che attraverso le pagine della testata ildolomiti.it avverte “La presenza in città di temperature elevate, a differenza dell’ambiente extraurbano ha facilitato la vita e la nuova ripartenza della zanzare. Non sappiamo al momento come sarà l’andamento dei prossimi mesi. E’ chiaro, però, le possibilità di una forte presenza aumentano in queste condizioni climatiche”.
Le fa eco Annapaola Rizzoli, responsabile dell’Unità di ricerca ecologia applicata della Fondazione Edmund Mach, che sempre sullo stesso sito spiega “[…]la sopravvivenza invernale delle zanzare aumenta con l’aumentare delle temperature. Alcune specie, come la zanzara tigre, ne risultano particolarmente avvantaggiate”. E se le altre zanzare aliene presenti in Italia si sono già adattate ai climi più freschi del nostro territorio rispetto a quelli che caratterizzato le aree da cui provengono, il sempre più evidente cambiamento climatico degli ultimi anni potrebbe aiutare anche la zanzara tigre a diffondersi oltre la quota dei 600 metri, che finora aveva rappresentato per questa specie una sorta di spartiacque di massima.
In tema di rischi per la salute, però, è la Aedes aegypti la specie di zanzara che desta più preoccupazione, perché attraverso le sue punture è in grado di trasmettere dengue, febbre gialla ed altre malattie connesse alle zanzare (potete approfondire qui).